PhysioSmart | PIEDI E BOCCA: PUO’ UN BITE INTERFERIRE CON LA PRESTAZIONE AGONISTICA?
Lo studio di fisioterapia e di riabilitazione di Bari PhysioSmart del Dott. Cosentino e della Dott.sa Gentile è specializzato in riabilitazione sportiva, mediante taping neuromuscolare, terapia manuale attraverso l'uso di trigger points, ginnastica e riequilibrio posturale e terapia fisica strumentale
riabilitazione sportiva, fisioterapia, studio riabilitazione, recupero capacità fisiche, superamento traumi, tecarterapia, centro medico, medicina, medicina fisioterapica, terapie mediche, trattamenti riabilitazione, riabilitazione arti, terapie riabilitazione, cure riabilitative, bari, puglia
14928
post-template-default,single,single-post,postid-14928,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,side_area_uncovered_from_content,qode-theme-ver-16.9,qode-theme-bridge,qode_header_in_grid,wpb-js-composer js-comp-ver-5.5.5,vc_responsive

PIEDI E BOCCA: PUO’ UN BITE INTERFERIRE CON LA PRESTAZIONE AGONISTICA?

PIEDI E BOCCA: PUO’ UN BITE INTERFERIRE CON LA PRESTAZIONE AGONISTICA?

tratto da posturoconsapevoli.org, scritto da Dott. Bracco P.

Non è la prima volta che affrontiamo la questione dell’interferenza dell’apparato stomatognatico con il sistema tonico posturale, ma può esserci interferenza con l’appoggio podalico? E l’utilizzo di bite specifici per atleti, potrebbe portare a dei cambiamenti sensibili sulla prestazione?

Una corretta postura consente una migliore economia energetica e l’assenza di dolore anche in presenza di soggetti particolarmente “strutturati” (atleti) e, qualitativamente attivi, (motoriamente) in quanto atleti di alto livello agonistico

Queste parole sono state scritte da ricercatori e presentate durante un Congresso Internazionale di Isokinetic, organizzazione che di prestazioni e recuperi sportivi se ne intende.
La loro domanda di partenza è molto semplice: può un bite per il controllo dei carichi e degli squilibri posturali interferire sull’appoggio podalico? E in che modo?

Hanno effettuato uno studio su atleti agonisti di sci alpino di alto livello, i quali presentavano problematiche relative ad alterazioni podo-posturali e conseguentemente alcuni, delle problematiche legate alla malocclusione. Questi ultimi hanno inoltre dichiarato affezioni quali: cervicalgie da tensioni retronucali, algie masticatorie, brachialgie dolori scapolo-omerali; in particolar modo nel periodo precedente alla prestazioni agonistiche.

Lo scopo di questo lavoro è di individuare la reale funzionalità dei “bite” come modulazione del morso in comparazione con l’indagine baropodometrica che evidenzi eventuali modifiche di “atteggiamento” in carico del piede

Quello che a noi interessa di più è cercare di capire come “biomeccanicamente” l’apparato stomatognatico possa interferire nel relativo appoggio podalico. In diversi altre ricerche abbiamo letto come la bocca abbia un’importanza nel condizionamento del rachide cervicale, o del cingolo scapolo-omerale, ma la domanda rimane semplice: come la bocca arriva a influenzare i piedi?

“Il sistema stomatognatico partecipa attivamente al meccanismo della deambulazione, durante la quale i muscoli sternocleidomastoidei e trapezio producono alternativamente una trazione ritmica sulle ossa craniche.
I gruppi muscolari impegnati durante il movimento sono i flessori e gli estensori controlaterali della spalla e dell’anca, gli adduttori e gli abduttori controlaterali della spalla e dell’anca, lo psoas ed il grande pettorale controlaterali, il medio gluteo e gli addominali controlaterali.
Vi è quindi una stretta correlazione tra ATM e piede: quest’ultimo riveste in questo caso un compito molto delicato, cioè di modulatore delle attività discendenti.”
I risultati dello studio sono stati significativi in questi termini. Il 90% degli atleti presi in oggetto di esame, con l’uso di bite hanno modificato per intero il loro appoggio podalico, mantenendo una regolarità degli equilibri e delle oscillazioni, andando, inoltre, a normalizzare le tensioni retronucali prima dichiarate, con il conseguente annullamento della sintomatologia dolorosa.
Ma il gesto atletico quali conseguenze ha subito?

Si è anche avuto un riscontro nelle performance dell’atleta e nell’esecuzione nel gesto sportivo, con una armonizzazione del movimento ed una maggior precisione nell’attività tecnico-motoria

Quindi sì, l’utilizzo del bite condiziona l’appoggio podalico. La vera differenza è se lo stimolo dato al corpo dell’atleta abbia poi una risultante positiva o negativa, bisogna essere consapevoli delle modifiche che si stanno apportando.

Tags:
, ,